lapidei e intonaci
San Vincenzo Martire
Modena
Secolo XVIII
7 giugno 1999 - 30 luglio 2000
Restauro conservativo degli apparati interni di finitura: dipinti su muro, stucchi, materiali lapidei, intonaci e scagliole policrome.
La Chiesa di San Vincenzo fu voluta dai Regolari Teatini nel 1617. Illustri architetti intervennero con i loro progetti (poi per lo più non realizzati): Bartolomeo Avanzini e Guarino Guarini. Nel 1836, il Duca Francesco IV volle trasformare la chiesa in Pantheon Atestinum, cioè nel luogo dove raccogliere le spoglie dei Principi modenesi. L’interno, pur avendo subito i danni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, contiene preziosissime opere d’arte. Le volte affrescate superstiti sono di Sebastiano Sansone, Sigismondo Caula e Tommaso Costa.Nella Chiesa Rettoriale di San Vincenzo era inoltre presente uno dei più importanti cicli pittorici del settecento modenese. Del grande ciclo dipinto rimangono, degradate ma originali, le cartelle affrescate sulla parete absidale destra, preservata dal bombardamento.