affreschi e intonaci
Ex Convento San Sisto
Piacenza
Secolo XVI
8 settembre 2004 - 6 gennaio 2005
Restauro degli intonaci antichi non affrescati delle pareti e delle volte dei fronti che si affacciano sul Chiostro.
Restauro degli intonaci affrescati esterni ed interni alla Galleria.
Restauro delle pavimentazioni in cotto e degli infissi.
Le origini della chiesa e del convento di San Sisto in Piacenza risalgono al IX secolo. Fu la regina Angilberga, moglie dell’Imperatore Ludovico II il Pio, a fondare nell’anno 874, sul margine settentrionale delle mura romane, un monastero di monache benedettine che dotò di beni e privilegi. La chiesa ed il convento, dedicati a Papa Sisto II, già nel 1112 per intervento della Contessa Matilde di Canossa venivano ceduti ai monaci benedettini che vi risedettero, tranne brevi interruzioni, sino al 1809, epoca in cui furono espulsi per ordine di Napoleone I che ne confiscò i beni. Il convento fu trasformato in caserma e conserva tuttora questa destinazione quale sede del II° Reggimento Genio Pontieri. Se la storia di questo complesso va oltre il Millennio, la sua configurazione attuale risale invece all’età rinascimentale. La ricerca documentaria e la lettura del monumento attestano che la primitiva chiesa protoromantica voluta da Angilberga venne con ogni probabilità sostituita da una nuova costruzione nel XII secolo; sulle fondamenta di questa venne poi iniziata verso la fine del 1400 l’edificazione di una nuova chiesa, che Alessio Tramello portò successivamente a termine nella forma attuale.