Diagnostica
Alchimia si occupa delle fasi analitiche di campagna diagnostica, utili alla comprensione del manufatto, indagato nel suo racconto evolutivo, storico e architettonico. Lungo il percorso conoscitivo vengono identificate le cause e la natura dei degradi, ai fini di pianificare interventi idonei a conservare e valorizzare il patrimonio oggetto di studio. Il progetto di campagna diagnostica viene svolto in accordo alle più recenti normative in termini di conservazione, con l’utilizzo di idonea strumentazione.
La statua in legno di cedro, collocata all’interno della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta di Carpi, è stata oggetto di indagini scientifiche in radiografia X digitale, allo scopo di ottenere indicazioni riguardanti la sua consistenza materiale e strutturale, essenziali ai fini del suo restauro. La scultura è stata inoltre sottoposta a indagini chimico-stratigrafiche, analisi di identificazione delle essenze lignee e sottoposta a datazione con il metodo del radiocarbonio.
Duomo di Ferrara
Alchimia esegue campagne conoscitive e di diagnostica utili a definire la natura dei materiali e a determinarne lo stato di conservazione del manufatto, con riferimento alle patologie presenti, impiegando il linguaggio prescritto dalla Normativa.
Caso esemplare è stato l’iter conoscitivo dello stato di fatto dei prospetti esterni della Cattedrale di San Giorgio di Ferrara. Del paramento esterno sono state attuato analisi mineralogico-petrografiche per classificazione di malte e lapidei, analisi granulometriche al setaccio e analisi spettrofotometriche FTIR.
Obiettivo finale è la redazione di mappature tematiche dello stato di conservazione del manufatto, nell’ottica di formulare, in fase ulteriore, la mappatura di intervento di restauro.
Palazzo Gulinelli di Ferrara
Conoscere il manufatto nella sua storia, studiandone le vicende storiche e architettoniche che lo hanno permato è essenziale per poter formulare un efficace intervento di restauro. A tal fine il Laboratorio si occupa di identificare i materiali e le tecniche costruttive che ne hanno caratterizzato le diverse fasi di edificazione e di modifica.
Alchimia effettua indagini in loco idonee a poter tracciare l’evoluzione stratigrafica del corpo edilizio; la ricerca concerne le diverse fasi di trasformazione architettonica, sia delle strutture murarie, sia degli strati di rivestimento e di finitura, i quali hanno interessato i margini fisici del costruito nel corso del tempo.
Durante il percorso conoscitivo è possibile che emergano strati antichi di pregevole valore artistico. Viene quindi affidato alla sensibilità del restauratore il compito di valorizzare tali testimonianze , per poter riportare l’architettura al suo splendore originario.
Chiesa di San Nicolò di Carpi, Modena
Mediante una macchina perforatrice a carotaggio continuo è possibile effettuare un’osservazione diretta (ispezione mediante videoscopio) o indiretta (lettura della carota estratta) dello strato di supporto attraversato. Attraverso tale analisi è possibile ottenere la stratigrafia della muratura, verificare la presenza e l’ubicazione delle discontinuità presenti, eseguire indagini sul materiale estratto ed infine effettuare endoscopie ed eventualmente prove in foro, ai fini di determinare le caratteristiche puntuali della muratura.
radiografia X - analisi dei materiali e del degrado - indagine stratigrafica - endoscopia - termografia - rilievo fotogrammetrico
Radiografia X
Madonna lignea dell’Assunta, Duomo di Carpi
La statua in legno di cedro, collocata all’interno della Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta di Carpi, è stata oggetto di indagini scientifiche in radiografia X digitale, allo scopo di ottenere indicazioni riguardanti la sua consistenza materiale e strutturale, essenziali ai fini del suo restauro. La scultura è stata inoltre sottoposta a indagini chimico-stratigrafiche, analisi di identificazione delle essenze lignee e sottoposta a datazione con il metodo del radiocarbonio.
Analisi dei materiali e del degrado
Duomo di FerraraAlchimia esegue campagne conoscitive e di diagnostica utili a definire la natura dei materiali e a determinarne lo stato di conservazione del manufatto, con riferimento alle patologie presenti, impiegando il linguaggio prescritto dalla Normativa.
Caso esemplare è stato l’iter conoscitivo dello stato di fatto dei prospetti esterni della Cattedrale di San Giorgio di Ferrara. Del paramento esterno sono state attuato analisi mineralogico-petrografiche per classificazione di malte e lapidei, analisi granulometriche al setaccio e analisi spettrofotometriche FTIR.
Obiettivo finale è la redazione di mappature tematiche dello stato di conservazione del manufatto, nell’ottica di formulare, in fase ulteriore, la mappatura di intervento di restauro.
Indagine stratigrafica
Palazzo Gulinelli di Ferrara
Conoscere il manufatto nella sua storia, studiandone le vicende storiche e architettoniche che lo hanno permato è essenziale per poter formulare un efficace intervento di restauro. A tal fine il Laboratorio si occupa di identificare i materiali e le tecniche costruttive che ne hanno caratterizzato le diverse fasi di edificazione e di modifica.
Alchimia effettua indagini in loco idonee a poter tracciare l’evoluzione stratigrafica del corpo edilizio; la ricerca concerne le diverse fasi di trasformazione architettonica, sia delle strutture murarie, sia degli strati di rivestimento e di finitura, i quali hanno interessato i margini fisici del costruito nel corso del tempo.
Durante il percorso conoscitivo è possibile che emergano strati antichi di pregevole valore artistico. Viene quindi affidato alla sensibilità del restauratore il compito di valorizzare tali testimonianze , per poter riportare l’architettura al suo splendore originario.
Endoscopia
Mediante una macchina perforatrice a carotaggio continuo è possibile effettuare un’osservazione diretta (ispezione mediante videoscopio) o indiretta (lettura della carota estratta) dello strato di supporto attraversato. Attraverso tale analisi è possibile ottenere la stratigrafia della muratura, verificare la presenza e l’ubicazione delle discontinuità presenti, eseguire indagini sul materiale estratto ed infine effettuare endoscopie ed eventualmente prove in foro, ai fini di determinare le caratteristiche puntuali della muratura.
Rilievo fotogrammetrico
Villa della Regina di Torino
Le prese utili al rilievo stereofotogrammetrico sono eseguite con apposite camere metriche aventi focale fissa e nota con obiettivo calibrato. L’operazione segue un programma di presa appositamente studiato in sito che garantisca un adeguato ricoprimento stereoscopico, nonchè una distanza di presa calcolata in relazione alla focale della camera che assicuri un adeguato rapporto d’ingrandimento, tra scala fotogramma e scala rilievo. I punti di appoggio fotogrammetrici sono determinati da punti di stazione di coordinate note, per intersezione in avanti o per irraggiamento secondo le necessità. La fase di restituzione viene eseguita utilizzando idonea strumentazione digitale e le informazioni registrate vengono infine trasferite in ambiente CAD e vettorializzate.
L’esecuzione di rilievi fotogrammetrici e vettoriali consente di effettuare rilievi tematici di dettaglio quali mappature del degrado, dei materiali costitutivi ed altri rilievi specifici, fondamentali per sintetizzare i risultati delle analisi di laboratorio e in situ ed elaborare in modo più dettagliato il progetto di restauro.
Indagine termografica
Chiesa di San Bartolomeo di Modena
L’indagine termografica ha lo scopo di verificare, mediante la valutazione delle temperature superficiali, lo stato di conservazione dei materiali, la presenza di strutture nascoste, di lesioni occulte e di eventuali zone di infiltrazione d’acqua meteorica.
Tramite il metodo all’infrarosso è infatti possibile effettuare una rilevazione qualitativa delle irregolarità tecniche negli involucri edilizi, individuando, come nel caso della termografia svolta per la Chiesa di San Bartolomeo di Modena, la presenza di anomalie sulle superfici della costruzione.
Beni storici-artistici
Restauro di elemento di arredo
Alla luce dell’analisi dello stato di conservazione l’intervento è stato diretto in prima istanza a bloccare l’attività degli insetti xilofagi. I portalampade erano coperti da uno strato sottile di particellato coerente e insolubile ai solventi, per la rimozione del quale è stato necessario l’impiego della tecnologia laser LQS.